Achille Bianchi

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Achille Bianchi (Milano 1837 - 1889) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a Milano il 16 febbraio 1837, studiò all'Accademia di Brera dove fu allievo del Cacciatori. Vinse il pensionato Oggioni e potè così recarsi negli anni 1863 e 1864 a Firenze e a Roma per completare la sua formazione artistica. Sono di quegli anni il bassorilievo in gesso "L'ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme" e la grande statua, pure in gesso, del Carmagnola nell'atto di respingere l'accusa di traditore della Repubblica di Venezia. Queste sue sculture sono attualmente alla Galleria milanese d'arte moderna, assieme alla sua statua in marmo raffigurante "Desdemona", colla quale partecipò all'Esposizione di Brera del 1866. Stabilitosi a Roma partecipò attivamente alle più importanti esposizioni in Italia e all'Estero: fu ad Oporto con le opere "Desdemona" e "Il degonda"; prese parte all'Esposizione internazionale di Vienna del 1873 con la statua "La Speranza". Fra le opere di questo scultore vanno ricordate: "Susanna", "Pia dei Tolomei", "Rebecca", "Nidia, la fioraia cieca", "Armida" tratta dall'opera del Tasso, "Cinzica dei Sismondi", "Alpinolo"; in questi suoi lavori, di carattere prettamente romantico, l'artista seppe rendere espressivamente la grazia e la bellezza femminili. Egli ha eseguito nel Cimitero romano di Campo Verano le tombe dei fratelli Lombardi, scultori; nel cimitero di Milano ha eretto il monumento funebre della famiglia Puricelli-Guerra e quello di sua madre. È anche del Bianchi un bell'altare di marmo nella Chiesa bresciana di Santa Maria delle Grazie. Egli è morto a Milano nell'anno 1889.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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